Bencivenga, R. (2016, July). Horizon 2020: interpretation of the “gender dimension” and promotion of gender equality in Higher Education. IPSA – 24TH World Congress of Political Science, Poznan, Poland
Bencivenga, R. (2015, February). En-genrer ou de-genrer le rapport à l’informatique ? Congrès 2015 de la Société Informatique de France, University of Orléans
Bencivenga, R. (2014, December). Femmes et hommes devant l’ordinateur: une relation positive ? Pratiques et Parcours trans-littéraciques: l’égalité fille-garçon en question. ESPE de l’Académie de Rouen)
A conversation with the Los Angeles-based American artist Andrea Bowers, who works with a variety of media including video, drawing, and installation. As a feminist and social activist, Bowers’ work often invokes contemporary political issues, American history, and protest. IN SITU -1 : MUR BLANC POUR ANDREA BOWERS Espace culturel Louis Vuitton Paris
26-06-2014 “Women over50 and ICT: the intersection of sexism and ageism”
ATGENDER 4th ATGENDER Spring Conference & General Assembly 2014 Setting a New Agenda for the Equality Policies 25/27 June 2014 Barcelone
La rete genderSTE, GENDER, SCIENCE, TECHNOLOGY AND ENVIRONMENT mira ad ampliare e sostenere una rete di partner interessati a promuovere la parita’ fra i sessi nel settore della ricerca e innovazione. Integrare la dimensione del genere e’ infatti ormai una priorita’ riconosciuta in modo chiaro dall’ Unione Europea, che ha fatto del “genere” una delle cinque priorità dello Spazio europeo della ricerca.
21-05-2013 The nursing and care assistants that “I” would like
Caring for (and worrying about) someone living with a form of dementia, including Alzheimer’s, means coping with a series of situations connected to all areas of life: not just emotions, relationships or health. I will speak referring mainly to those people who, due to age and or concurrent disability, have lost the ability to take care of themselves and , above all, to communicate verbally in an easily understandable way.”
31-10-2012 Ragazze di ieri, donne di oggi: imparare dal passato al computer per costruire il futuro nel web 2.0
L’altro ieri, sempre nell’ambito del Festival della Scienza 2012, la neurobiologa Catherine Vidal ha parlato delle sue ricerche sulla plasticità del cervello. Fra i temi che affronta nei suoi libri (un titolo fra tanti Il sesso del cervello) vi è il tema, mai accantonato dalla ricerca scientifica, sulle diversità biologiche fra uomo e donna.
Abbiamo intervistato due operatrici che lavorano presso la sede del coordinamento dei sette “Centri per l’Impiego (CpI) della Provincia di Genova. I CPI costituiscono il livello provinciale dell’erogazione dei servizi per l’impiego. … Nelle pagine che seguono riporteremo quanto è emerso dalle interviste, dopo aver riordinato il contenuto delle risposte per temi.
In vista del seminario conclusivo del progetto ENLL, che si terrà il 16 Ottobre 2012 a Genova, può essere utile avere dei dati ufficiali sull’uso del computer in Italia. I dati sono tratti da 2 documenti dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) : 1) l’indagine multiscopo annuale sulle famiglie intitolata La vita quotidiana nel 2009, sezione CULTURA, SOCIALITÀ E TEMPO LIBERO, Capitolo L’uso del personal computer ed Internet (p. 105 – 109). L’indagine è stata effettuata nel mese di marzo 2009 su un campione di 19 mila 127 famiglie (per un totale di 47 mila 603 individui) distribuite in 851 Comuni italiani di diversa ampiezza demografica; 2) il documento Cittadini e nuove tecnologie.
Come possiamo collegare la banda larga servizio universale, la cultura dell’innovazione, le smart communities alle persone anziane fragili, anche quelle che vivono con una qualche forma di demenza, compreso l’Alzheimer? Fra i portatori di interesse dell’innovazione del paese pensiamo che siano inclusi gli anziani fragili e tutti coloro ad essi collegati a titolo personale, in quanto familiari e amici; a titolo professionale, in quanto operatori e professionisti del settore socio-sanitario, o a titolo di vicinanza-contiguità, in quanto vicini di casa, commercianti, autisti dei mezzi pubblici, negozianti, vigili urbani, impiegati degli uffici postali, ecc.
… Data published by ISTAT, Italy’s Central Statistics Institute (ISTAT, 2010), [2] shows that Italy has the second oldest population in Europe after Germany. Italy has 43% more elderly people than young people. According to figures from the Commune of Genoa, in 2009 there were 164,264 over-65s living in the city, equivalent to 27% of the population (compared with a national average of 20%). This number has grown further over the past two years. Statistics also show that 31% of elderly people live by themselves; there are many employment opportunities in the city for caregivers, be they part-time or live-in positions. ISTAT’s demographic forecasts show that the structure of the Italian population as a whole will not reach the numbers of elderly people living in Genoa until 2030. 2012_02_03_The_care_home_EN
… Les résidents de plus de 65 ans à Gênes en 2009 constituaient, selon les chiffres fournis par la ville de Gênes, 27 % de la population (contre une moyenne nationale de 20 %). Aujourd’hui, deux ans après, le nombre est plus élevé. Les statistiques révèlent également que 31 % des personnes âgées en 2009 vivaient seules. A Gênes, le marché du travail offre de nombreuses possibilités de travailler à domicile en tant qu’assistant familial, soit à temps partiel soit en co-habitation avec la personne qui vit seule ou avec des proches. Les projections démographiques préparées par ISTAT, par exemple, indiquent que la structure de la population italienne atteindra la proportion actuelle de personnes âgées existant à Gênes en 2030. Gênes est ainsi une ville qui anticipe les prévisions démographiques pour les prochaines décennies, et est une sorte de laboratoire naturel dans lequel on pourrait expérimenter de nouvelles solutions face aux défis que pose le vieillissement.
… Dagli indicatori ISTAT (ISTAT, 2010[2]) emerge che l’Italia è il secondo paese più vecchio d’Europa dopo la Germania, con una percentuale di anziani che supera quella dei giovani del 43 per cento. Gli over 65enni residenti a Genova nel 2009 erano 164.264 , secondo i dati forniti dal Comune di Genova, e costituivano il 27% della popolazione (contro una media nazionale del 20%). Oggi, a distanza di due anni, il numero è più alto. I dati statistici rilevano inoltre che il 31% degli anziani a quella data viveva solo, e infatti a Genova esiste un mercato del lavoro che offre molte possibilità di lavorare a domicilio con il ruolo di assistente familiare, a tempo parziale o vivendo nell’appartamento con la persona. Le proiezioni demografiche nazionali, elaborate dall’Istat, indicano ad esempio che la struttura della popolazione italiana raggiungerà la percentuale attuale di anziani esistente a Genova soltanto nel 2030. Genova è una città che quindi anticipa le previsioni demografiche dei prossimi decenni, ed è una specie di laboratorio naturale in cui si potrebbero sperimentare nuove soluzioni alle sfide dell’invecchiamento.
How can we connect universal broadband, innovation culture and smart communities to frail elderly people, including those living with Alzheimer’s or another form of dementia? We believe that a target for innovation in our country is the frail elderly and all those connected to them on a personal level (friends and relatives), on a professional level (health and social care professionals) and on a neighbourhood level (neighbours, business owners, public transport drivers, shop-owners, traffic officers, post office workers, and so on).
Come possiamo collegare la banda larga servizio universale, la cultura dell’innovazione, le smart communities alle persone anziane fragili, anche quelle che vivono con una qualche forma di demenza, compreso l’Alzheimer? Fra i portatori di interesse dell’innovazione del paese pensiamo che siano inclusi gli anziani fragili e tutti coloro ad essi collegati a titolo personale, in quanto familiari e amici; a titolo professionale, in quanto operatori e professionisti del settore socio-sanitario; o a titolo di vicinanza-contiguità, in quanto vicini di casa, commercianti, autisti dei mezzi pubblici, negozianti, vigili urbani, impiegati degli uffici postali, ecc.
Asghar Farhadi’s film “Nader and Simin: a separation” deservedly won a host of prizes at the 2011Berlin Film Festival. It can be interpreted on various different levels, but I’m not going to discuss them all here. I wanted to talk about the film because I think that anyone who has been or is close to a person withAlzheimer’s will recognise the truths it contains.
Il film “Una separazione” di Asghar Farhadi ha vinto meritatamente diversi premi al Festival di Berlino 2011. È un film che ha diverse chiavi di lettura e non intendo qui farne una recensione. Ne parlo perchè penso che chiunque abbia vissuto o stia vivendo vicino ad una persona con la malattia di Alzheimer possa riconoscere gli accenti di verità contenuti nel film.
La condizione delle donne disabili nel mondo del lavoro nella provincia di Bologna. Ricerca commissionata dalla associazione UILDM e presentata a Bologna, il 17 novembre 2007. Donne_disabilita_lavoro_Visioni_differenti_Bencivenga
Report del progetto Learning at school and in the network. Progetto co-finanziato dal programma Minerva. REPORT_Learning_at_school_2005
12-04-2001 Comunità Virtuali e Formazione a Distanza nel settore dei servizi. Programmi di finanziamento dell’Unione Europea
Tesi di laurea. TesiRB