Le università europee come motore dei valori dell’UE
L’iniziativa delle università europee è stata introdotta dall’Unione Europea grazie al programma Erasmus+, con l’obiettivo di rafforzare le partnership strategiche tra le università europee e di aumentare la competitività internazionale dell’istruzione superiore europea. Oggi le 41 università europee sono all’avanguardia nell’innovazione e nella ricerca e sono tenute a incarnare e mettere in pratica i valori europei nelle loro attività quotidiane. In un incontro internazionale ospitato dall’Università di Torino abbiamo discusso svariati temi che accomunano le università italiane e francesi che partecipano all’iniziativa. Il contributo, elaborato con la collega Cinzia Leone, ha illustrato come si possono evidenziare i valori europei nelle attività quotidiane delle università europee, focalizzandoci in particolare sui temi della parità, della diversità e dell’inclusione e il mainstreaming di genere+ in Ulysseus, l’università europea di cui fa parte l’Università di Genova.
Conviene chiarire subito cosa si intenda con genere+: si parla di strategia di genere+ quando il genere rimane il principale tipo di disuguaglianza previsto, ma si tiene conto della sua interazione con altre fonti di disuguaglianza e discriminazione.
Il contesto
Come prima cosa, una panoramica che permetta di capire il contesto in cui stiamo lavorando, per poi concentrarci su una delle azioni che stiamo realizzando, la più recente, la dimensione gender+ in due syllabi.
Ulysseus ha due documenti principali che riguardano la parità, la diversità e l’inclusione (in inglese EDI, Equality Diversity and Inclusion). Il primo è un piano d’azione sviluppato come parte del primo workpackage all’inizio del progetto. Questo “Piano d’azione per l’uguaglianza” mira a garantire un’alleanza e un progetto inclusivi ed egualitari, da un punto di vista intersezionale. Il documento include alcune linee guida per Ulysseus utili a garantire inclusione, diversità e parità di genere in tutte le attività del progetto.
Ecco tre esempi:
- Riconoscere la sottorappresentazione delle donne e di altri gruppi target, a seconda dei casi e dei contesti.
- Includere riferimenti al tema del genere e/o della diversità nelle attività di ricerca, attingendo alla letteratura scientifica.
- Fare riferimento a documenti, raccomandazioni e azioni dell’UE che affrontano le questioni di genere+.
Seguendo le raccomandazioni di questo documento, alcune attività sono in fase di sviluppo nell’ambito del Workpackage 5, intitolato Social Responsibility and Civic Engagement, che ha prodotto il secondo documento Gender+, il Gender Equality Action Plan, diviso in 4 parti.
- Situazione corrente sui temi EDI nei partner di Ulysseus. Terminologia, concetti
- Monitoraggio delle misure che promuovono la parità di genere, la diversità e l’inclusione.
- Analisi e confronto dei piani di parità di genere dei partner.
- Best practice consigliate dai partner.
Questo documento ha dato origine a diverse iniziative, in particolare riguardanti azioni per l’integrazione della dimensione di genere nei contenuti della ricerca e dell’insegnamento. Inoltre, abbiamo tenuto conto che l’integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nell’innovazione è una condizione necessaria nei progetti candidati al finanziamento del programma Horizon Europe, e Ulysseus propone naturalmente molti progetti.
Quindi, abbiamo cercato di testare strategie e soluzioni utili per aiutare i partner ad acquisire competenze trasversali relative all’EDI e stiamo testando in questi mesi:
• piano dipartimentale per la parità di genere+,
• il piano d’azione Gender+ a livello di progetto e, in ultima analisi, in ordine di tempo,
• l’adozione di una prospettiva di genere nel syllabus.
Perché il syllabus?
Abbiamo scelto il syllabus perché mappare una dimensione di genere nei programmi di studio e nella ricerca esistenti è già una pratica comune nei piani per l’uguaglianza di genere. Ma noi intendiamo aggiungere una dimensione di genere a un syllabus STEM.
Ogni docente, qualunque sia la materia insegnata, dovrebbe essere a conoscenza dello stato dell’arte della ricerca che approfondisce il tema dal punto di vista del genere, della diversità e/o dell’inclusione, a seconda dei casi. Pertanto, anche se l’insegnante non conduce ricerche in una prospettiva di genere+, dovrebbe essere tenuto a fornire agli studenti informazioni utili per comprendere questo aspetto sempre più importante in tutte le discipline.
È importante anche fornire strategie utili per esplorare ulteriormente questi aspetti in futuro, ad esempio facendo riferimento a documenti dell’Unione europea o progetti di ricerca finanziati dall’UE.
Nell’integrare la prospettiva di genere+ nel syllabus utilizziamo il Quadro europeo delle qualifiche e i descrittori di Dublino. Stiamo lavorando a questa nuova iniziativa per due corsi STEM su ingegneria idraulica e idrologia e rischio negli ambienti naturali.
Quindi le nostre attività mirano ad aggiungere la dimensione gender+ nella:
• Formulazione di obiettivi formativi per il curricolo.
• Formulazione dei risultati di apprendimento per l’insegnamento.
• Preparazione del programma didattico.
Il syllabus sarà testato il prossimo semestre e poi discusso e condiviso con i partner di Ulysseus per essere testato a livello multidisciplinare e in diversi contesti accademici.