(Aggiornamento del 19-05-2020 a evento concluso. Per chi non avesse potuto partecipare, ecco la registrazione dell’intervento.)
Nello scrivere progetti di ricerca non si può prescindere da ciò che viviamo nei giorni della stesura del progetto. Il COVID-19 non ha avuto un impatto formale sulle call for projects dell’UE (a parte le call dedicate direttamente alla pandemia) ma fino a che punto è possibile includere in un formulario la realtà che si vive e le incertezze future che ci attendono?
Quando progettiamo ricerche che inizieranno fra sei o otto mesi (caso tipico nella preparazione di proposte per l’UE) come possiamo tenere conto degli effetti della pandemia in corso, che ancora non possiamo prevedere?
Abbiamo la responsabilità di aggiungere azioni che sostengano il benessere personale e ambientale in progetti che si occupano di tutt’altro?
L’attivismo per cause ambientali, antispeciste, umanitarie può entrare a far parte di azioni di disseminazione e comunicazione del progetto?
Parlerò di questi e altri temi durante la tavola rotonda organizzata da Huma-net, un progetto di divulgazione e approfondimento scientifico curato da Anna Lisa Somma e Flavia Sciolette.
L’appuntamento è per sabato 16 maggio alle ore 16:00.
Huma_net: il programma della tavola rotonda
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